Dottoressa Barbara Catania
Assistente di Chirurgia Plastica

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Chirurgia plastica
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Domande frequenti
Come si svolge la visita di chirurgia plastica?
Il paziente viene accolto da un team di specialisti che in un primo momento raccoglie il maggior numero di informazioni sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, malattie precedenti, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, interventi precedenti, assunzione di farmaci.
Si passa poi alla visita approfondita e accurata per valutare l’entità e il grado del difetto. In questa fase lo specialista discute con il paziente le sue attese e i suoi dubbi, risponde alle sue domande e valuta le motivazioni psicologiche alla base della richiesta.
Successivamente vengono prescritti tutti i test di laboratorio utili (esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici) e altri eventuali per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici prima dell’intervento.
Cos’è la visita di chirurgia plastica?
La visita di Chirurgia Plastica è un passaggio importante per chi deve o vuole sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, estetica o ricostruttiva (del viso, del corpo, del seno) o altri trattamenti estetici, perché permette di individuare come e dove intervenire, di esporre allo specialista le proprie richieste, le proprie attese e i propri dubbi, di conoscere le procedure chirurgiche, di ottenere risposte circa il comportamento da tenere dopo l’intervento, di essere consapevole dei rischi e dei risultati possibili.
Che cos’è la chirurgia ricostruttiva in bariatrica e dopo quanto tempo potrò sottopormi a questo tipo di intervento?
Perdere peso significa avere della pelle in eccesso, soprattutto in alcuni punti dove, dimagrendo, ci si ritrova ad avere delle pliche cutanee, in particolare su addome, interno cosce, braccia e seno. Per risolvere questo problema occorre una chirurgia ricostruttiva per ridurre le pliche, che possono anche generare infezioni cutanee molto fastidiose.
La chirurgia plastica ricostruttiva va affrontata almeno 12 mesi dopo la chirurgia dell’obesità. Inoltre, si consiglia di effettuarla una volta che il peso si sia stabilizzato, in modo da non vanificare l’intervento con la perdita di ulteriori chili in eccesso.
Cosa significa ricostruire una mammella?
Ricostruire una mammella significa ricreare la simmetria con la mammella sana in termini di volume, forma e posizione; il solco mammario, ovvero la piega che si trova nella parte inferiore della mammella, deve essere alla stessa altezza in entrambi i seni. Occorre poi che entrambe le mammelle reagiscano ai movimenti il più possibile allo stesso modo, per esempio quando si alzano o si allargano le braccia, e che abbiano un comportamento simile anche nel processo di invecchiamento e nella relativa e fisiologica caduta dei tessuti.
I casi possono essere molteplici: si va dalla quadrantectomia che prevede l’asportazione di una sola parte di un seno, alla mastectomia bilaterale che comporta l’asportazione di entrambe le mammelle. Vi è poi la cosiddetta nipple-sparing, una tecnica che prevede lo svuotamento della mammella con conservazione dei tessuti di rivestimento, ovvero cute, areola e capezzolo. In questo “sacchetto” vuoto, sotto il muscolo pettorale si inseriscono le protesi.